Turismo a Cisternino dopo il Covid: dove sono gli stranieri?
Turismo a Cisternino dopo il Covid
Domenica 28 giugno Porta Grande ha proposto ai suoi lettori per la prima volta un nuovo format di discussione: tra le tematiche trattate è stata posta l’attenzione ai cambiamenti a cui dovrà inevitabilmente far fronte il turismo locale dopo l’emergenza sanitaria. Piero D’Amico, Marco Giovanni Sicilia, Vito Rubino e Antonio Sisto hanno dato il loro contributo, da esperti nel settore, nella trattazione del tema.
Piero D’Amico, titolare del Gruppo Invest D’Amico, definisce il turismo attuale un turismo di soli italiani. L’assenza degli stranieri è dovuta al blocco dei voli esteri. La sua agenzia vede un aumento delle richieste di case singole con piscina. C’è invece la diminuzione delle richieste di ville, generalmente affittate in condivisione con più famiglie. Crede fortemente in una graduale ripresa del turismo locale che dal suo punto di vista vedrà la sua massima espressione nel mese di agosto.
Marco Giovanni Sicilia, ristoratore con esperienza decennale e presidente della Pro Loco di Cisternino, condivide delle proposte pensate per promuovere il turismo locale, tra cui l’organizzazione di eventi all’aperto, degustazioni di piatti tipici e scuole di cucina tradizionale.
Vito Rubino, riferimento delle strutture ricettive alberghiere locali, parla di un turismo che vede uno spostamento e dilazionamento delle date dal mese di novembre al 2021. Conta di riprendere pienamente l’attività turistica dal mese di settembre.
Il professor Antonio Sisto, crede nella necessità di dover continuare investire nel turismo malgrado il periodo critico in corso. Fiducioso e consapevole degli inevitabili cambiamenti a cui sarà soggetto, mette in luce in modo critico la scarsa promozione del territorio in Italia, più conosciuto all’estero che nel nostro paese.
In basso, la registrazione della diretta di domenica 28 giugno sul tema turismo a Cisternino dopo il Covid .
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