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Plasmaferesi: tra i donatori anche un cittadino di Cisternino

Cisternino Gianrico Amati dona il plasma.

La Regione Puglia in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera – Università di Padova ha avviato il progetto sperimentale circa la possibilità di curare i pazienti medio-gravi affetti da Covid-19 con la donazione di plasma da parte di pazienti che hanno contratto il virus e sono stati dichiarati clinicamente guariti. I loro anticorpi, infatti, sono uno strumento fondamentale per contrastare il virus.

Cisternino Gianrico Amati dona il plasma

L’ospedale “Antonio Perrino” di Brindisi era già balzato alle cronache per una prima donazione positiva da parte del direttore del reparto di chirurgia, Giuseppe Manca, e dell’infermeria di Pneumologia, Jole Giacomazza. A oggi si sono aggiunti altri due donatori positivi. Si tratta di un cittadino di Ceglie Messapica nonché infermiere del presidio ospedaliero di riabilitazione della Fondazione San Raffaele e uno di Cisternino.

Come si apprende dai social, si tratta si tratta del nostro concittadino di Cisternino, Gianrico Amati, che dona il plasma, e ha deciso compiere questo gesto in ricordo del padre scomparso proprio a causa del Covid- 19.

Si consideri, come spiega Antonella Miccoli, responsabile vicario del Centro Trasfusionale, che settimanalmente si effettua uno screening tra i pazienti che hanno contratto il virus e sono guariti. Da prima s’individuano i possibili donatori, Poi l’Ospedale di Padova valuta la concentrazione di anticorpi neutralizzanti anti-Sars-CoV-2 mediante esami ematochimici e, se il risultato dovesse essere positivo, si convoca il donatore individuato per il prelievo del plasma.

Non si tratta di una terapia nuova, la Cina è stata la prima a sperimentarla anche memore delle esperienze precedenti come la Sars e l’Ebola. I risultati sembrano incoraggianti. La speranza, è che, da questa cura emergenziale, si possa poi arrivare a produrre un farmaco, sempre mediante plasma, da utilizzare su larga scala.

Marzia Galasso

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