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Il punto sui vaccini antinfluenzali

Dott. Giovanni Canzio

Facciamo il punto della situazione riguardo la vaccinazione antinfluenzale 2020-2021.  I medici di famiglia hanno ricevuto, lunedì 12 ottobre, un piccolo anticipo di vaccini. Questi per eseguirli ai soggetti fragili e a domicilio (in assistenza domiciliare), in attesa delle dosi utili a vaccinare la maggior parte della popolazione a rischio. La Puglia ha acquistato ben 2 milioni di dosi rispetto a una popolazione di 4 milioni.

 la vaccinazione antinfluenzale 2020
In foto il dott. Giovanni Canzio vaccinazione 2016

la vaccinazione antinfluenzale 2020

È stata fatta un’informazione “non qualificata” per quanto riguarda la vaccinazione 2020-2021, destando aspettative e attese non giustificate. Il vaccino antinfluenzale ha le stesse indicazioni e la stessa efficacia del vaccino del 2019, del 2008, del 1990, etc.

Nulla di più e nulla di meno e serve a ridurre l’incidenza della malattia; la circolazione del virus che provoca ogni anno almeno 8.000 decessi per cause dirette e indirette rispetto agli 8 milioni di casi clinici (sintomatici) riscontrati. Non abbiamo la  misura degli asintomatici per virus influenzali che potrebbero essere una larga fetta della popolazione. 

L’efficacia del vaccino non supera il 60%. Chi si ammala di influenza dopo aver fatto la vaccinazione non ne deve sminuire il ruolo che, su un fascia di milioni di soggetti, salva molte vite.

Il vaccino antinfluenzale non ha nessuna azione sul coronavirus e non serve a distinguere le due forme. La sua utilità è quelle di evitare un doppia infezione. L’infezione sarebbe gravissima e di ridurre gli accessi sanitari agli ambulatori medici, pronto soccorso e reparti in un periodo così difficile.

Oggi lo vogliono fare in tanti e per me, che da decenni sono uno strenuo sostenitore di questa vaccinazione oltre che una delle prime “cavie” a fine anni 70 insieme al dott.  (Don) Antonio Ostuni, è una bella notizia.

La brutta notizia è che siamo messi sotto pressione dalla continua richiesta di vaccini senza averne più alcuna disponibilità e senza che l’ASL ci dia informazioni in merito.

Non conosco il motivo di questo ritardo grave rispetto alle promesse ma voglio rassicurare che avremo vaccini in abbondanza per tutti gli ultra 60enni, pazienti affetti da patologie, donne incinte, lavoratori a rischio.

Appena saranno disponibili, sarà nostro compito, oltre che dell’ASL e del Comune, darne notizia alla popolazione.

Infine la proposta dei medici di famiglia di eseguire delle giornate vaccinali in una struttura pubblica per garantire le norme di sicurezza e di distanziamento, alla luce anche della complessa situazione di contagi dilaganti, si è arenata.

Il sindaco aveva proposto come soluzione ottimale la nuova Casa della Salute (tuttora deserta).

Il Distretto Sanitario avrebbe preferito il Palazzetto dello Sport per gli ampi parcheggi.

Ho appreso che è stata fatta una valutazione sul posto da parte di un assessore e della coordinatrice infermieristica del distretto (a cui non sono stato invitato).

Giovedì scorso, con il blocco della Casa della Salute per l’apertura del post-Covid (poi fermata per motivi burocratici) e con la presa d’atto che non abbiamo vaccini, abbiamo rinviato qualsiasi ipotesi.

Ora spetta all’ASL e al Comune, di concerto, prendere una decisione in merito e organizzare il tutto, senza ulteriori indugi.

Noi medici di famiglia attendiamo risposte e, soprattutto, attendiamo i vaccini.

19 ottobre 2020

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