Festa di Maria Ausiliatrice 2020 a Cisternino, la messa all’aperto
Messa all’aperto nel cortile dell’Istituto Salesiano per la festa di Maria Ausiliatrice a Cisternino secondo le modalità anti-contagio previste al tempo del Coronavirusdel 2020
Domenica 24 maggio – festa liturgica di Maria Ausiliatrice a Cisternino – la celebrazione della Santa Messa in suo onore si è tenuta all’aperto, nel cortile della casa Salesiana, secondo le modalità anti-contagio previste al tempo del Coronavirus 2020, ed è stata presieduta dal Parroco di Cisternino don Carmelo Semeraro e concelebrata da don Vito SiIliberti e don Mimino Punzi.
L’amore e la fervida devozione per Maria Ausiliatrice, l’Auxilium Christianorum (l’Aiuto dei Cristiani) che era continuamente invocata da don Bosco, apostolo dei giovani, è fortemente radicata nei cistranesi grazie alla quasi centenaria presenza dei Salesiani sul posto.
Quest’amore filiale dei Cistranesi per Maria è stato evidente anche quest’anno nonostante le restrizioni abbiano impedito la consueta e solennisisma festa, sia religiosa che civile. Non sono mancati gli addobbi floreali che hanno omaggiato Maria, come anche la processione a spalla della copia più piccola della Ausiliatrice, devotamente portata per il piazzale permettendo a tutti i presenti di ammirarla e pregarla più da vicino.
Nell’omelia Don Carmelo ha richiamato all’attenzione dei fedeli presenti il senso della ripresa delle celebrazioni dopo lo stop dovuto alla quarantena, e ha chiaramente evidenziato come non a caso sotto il segno di Maria potevamo sentire la celebrazione come quella della Pasqua che non si è potuta celebrare.
Ha sottolineato il senso dell’essere cristiani, di riappropriarsi di tale significato anche spinti dall’esperienza “drammatica” vissuta a causa del virus e ha invitato tutti ad essere come Maria: annunciatori del Vangelo nella realtà che viviamo.
Tutta la compostezza, l’ordine e il rispetto delle regole hanno fatto da cornice ad una realtà più profonda degli impedimenti del covid: un amore per Maria che va oltre la misura, oltre l’apparenza, perché Lei è una presenza vitale nel cuore e nella vita dei Cistranesi.
La tradizione mariana dei Salesiani è dovuta a Don Bosco pose la sua opera di sacerdote e fondatore – sin dall’inizio – sotto la protezione e l’aiuto di Maria Ausiliatrice, a cui si rivolgeva per ogni necessità, specie quando le cose s’ingarbugliavano.
Tanto è vero che ormai Maria Ausiliatrice è divenuta la Madonna di don Bosco[1]: Ella è il pilastro dalla Famiglia Salesiana, che ha dato alla Chiesa una schiera di santi, beati, venerabili e servi di Dio.
Fin dal 1500, il titolo di Maria aiuto dei cristiani compariva tra le Litanie Lauretane[2].
Il suo culto era già noto all’epoca di papa Pio V e si propagò largamente a seguito della vittoria dei cristiani contro i turchi, a Lepanto (1571) e a Vienna (1683).
Nel 1814 poi, il Papa Pio VII, dopo la liberazione dalla prigionia napoleonica, istituì la festa di Maria Ausiliatrice, fissandone la data al 24 maggio[3]. Da qui è derivata l’immagine emblematica della Madonna come figura salvifica che, in tempi difficili, accorre in aiuto dei cristiani e di tutta la comunità.
La devozione alla Madonna sotto il titolo di Ausiliatrice conobbe una larga diffusione nell’Ottocento, grazie a un grande apostolo di devozione mariana, don Bosco appunto, che volle manifestare la propria fiducia e quella dei giovani allievi nella presenza materna di Maria nelle vicende dell’umanità e della Chiesa.
Per lui, infatti, Maria è la Madre che non abbandona mai i suoi figli, ma li segue e li aiuta mediante la sua intercessione: «la Madonna vuole che la onoriamo sotto il titolo di Maria Ausiliatrice: i tempi corrono così tristi che abbiamo bisogno che la Vergine Santissima ci aiuti a conservare e difendere la fede cristiana[4]».
Tanti aneddoti legano la personalità di don Bosco alla Madonna. Ne riportiamo uno come emblema dei tanti: nel sogno dei 9 anni che guidò tutta la sua vita, Gesù dice a Giovannino: «io ti darò la Maestra[5]» e le presenta Maria. Così, ai suoi oratori, che intanto si diffondevano in tutto il mondo, don Bosco soleva dire: «quando un giovane entra in una casa salesiana, Maria Ausiliatrice lo prende sotto la sua protezione[6]».
Il medesimo concetto fu da lui ribadito al momento della costruzione della grande basilica di Maria Ausiliatrice a Torino, inaugurata nel 1868: «ogni pietra, ogni ornamento segnala una grazia».
E si spegnerà affermando: «ho sempre avuto tutta la fiducia in Maria Ausiliatrice[7]».
Anche noi, come don Bosco, curiamo il nostro rapporto filiale con Maria nostra Madre e nostra Ausiliatrice, soprattutto nel momento storico che stiamo vivendo, perché mai – in noi – diminuisca il fiducioso abbandono in Maria che “fa tutto per noi”.
Suor Melisa Palumbo
[1] Cfr. https://m.famigliacristiana.it [2] Cfr. https://it.cathopedia.org [3] Cfr. https://www.admadonbosco.org [4] Memorie di don Bosco 7,334. [5] Cfr. https://m.famigliacristiana.it [6] Ibidem [7] Cfr. Memorie di don Bosco.