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Cisternino: sospesa la festa Patronale e (forse) Maria Ausiliatrice

Il parroco di Cisternino, don Carmelo Semeraro, ha scritto una lettera a tutti i fedeli con cui comunica la sospensione della Festa Patronale.

«La circostanza problematica in cui tutti noi ci troviamo e viviamo ci spinge a sentirci uniti nel combattere con tutti i mezzi a nostra disposizione per superare questo momento difficile.
Invochiamo anche l’aiuto del Signore per l’intercessione dei nostri Santi Patroni e della Madonna per affrontare con coraggio e spirito di Fede questa prova.
Il nostro popolo certamente, ora più che mai, ha molti pensieri che lo assillano e non credo che abbia la serenità e la volontà di pensare a feste civili o religiose con parte esterna, che fra l’altro si possono fare solo con la collaborazione di tutti.
Sento il dovere morale e pastorale di pensare seriamente a voler sospendere la parte esterna o civile, come si suole definire, della Festa Patronale per quest’anno, con l’auspicio che lo stesso orientamento possa essere preso dagli altri Comitati a partire dalla Festa di Maria Ausiliatrice.
Tra l’altro mi sono sentito con il carissimo Don Dino (Salesiani) e con P. Tito (Casalini).
Si troverà il modo di concordare con le varie maestranze già interessate alla festa esterna per aggiornare gli eventuali contratti all’anno prossimo.
Mi auguro che si possa cogliere in tutto questo lo spirito di comprensione e di collaborazione.
Colgo l’occasione per manifestare il senso del mio ringraziamento per la disponibilità a dare un servizio bello per la Comunità e saluto con molto affetto».

Il Presidente del Comitato Festa Patronale, Franco Zullo, ha subito condiviso la posizione del parroco e si sta impegnando a rivedere tutti i contratti già sottoscritti per valutare il rinvio al prossimo anno.

Nel frattempo, sono emerse tutte le preoccupazione di coloro che lavorano intorno alle feste, sagre e per tutti gli eventi all’aperto. Ci sono aziende che si occupano degli spettacoli pirotecnici, le illuminazioni, il commercio, le giostre e tante altre realtà, per non parlare di tutti i locali che lavorano tra ristoranti, bar, macellerie e paninoteche.

Dietro ogni festa si muove una grossa economia, allora gli operatori chiedono se non sia il caso di aspettare, prima di rinunciare a queste tradizioni.

Per quest’anno, però, la situazione sembra piuttosto chiara e sembra davvero difficile un ritorno completo alla normalità.

A questo punto, i fedeli possono solo sperare nella riapertura alle funzioni religiose per garantire lo svolgimento di tutte le iniziative che il parroco potrà organizzare in onore dei Santi Patroni.

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