Firmato il protocollo d’intesa tra Prefettura Brindisi e Comune di Cisternino per il progetto “Controllo del Vicinato”
Alle ore 12.30 di questa mattina hanno finalmente firmato in Prefettura il protocollo di intesa tra la Prefettura di Brindisi e il Comune di Cisternino sul progetto di “controllo del Vicinato” che prevede il coinvolgimento dei cittadini nella cosiddetta sicurezza partecipata.
L’idea nasce da un gruppo di cittadini, esasperati per l’escalation di furti in Valle d’Itria nell’ultimo quinquennio. Si è deciso a marzo del 2019 di affiliarsi all’Associazione Controllo del Vicinato, che da anni si occupa di cittadinanza attiva.
Il Controllo del Vicinato è un efficace strumento di prevenzione contro la criminalità. Presuppone la partecipazione attiva dei cittadini e la cooperazione con le Forze dell’Ordine al fine di ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà e le persone.
Erano presenti all’incontro il Prefetto di Brindisi S.E. Umberto Guidato, da sempre vicino ai problemi della sicurezza nella Valle D’Itria che ha, sin da subito, creduto nel valore del progetto, il Questore di Brindisi dott. Ferdinando Rossi, i vertici dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il sindaco del Comune di Cisternino dott. Luca Convertini, il comandante della Polizia locale di Cisternino dott. Angelo Filomena e il referente del C.d.V. Cisternino Tiberio Rubino, sottufficiale della Polizia di Stato in quiescenza.
Il progetto vede Cisternino l’unica realtà in Puglia che ha aderito al progetto. Diversamente, è molto diffuso nelle zone del centro e del nord Italia.
Il protocollo, al di là dei contenuti, assume un valore molto simbolico specie in questo particolare momento. Alcuni comuni della Provincia di Brindisi, sono flagellati dal fenomeno dei furti nelle abitazioni, tanto da richiedere una riunione urgente del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Il problema dei furti era già stato sollevato, lo scorso anno, dal sindaco Convertini. Con l’approssimarsi della stagione estiva vi era stata un’impennata di reati predatori nell’agro della Valle d’Itria. Il fenomeno aveva costretto alcuni turisti a lasciare le case vacanza.
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