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Le posizioni politiche sull’ospedale di Cisternino: se ne riassumono i pareri

Le posizioni politiche sull’ospedale di Cisternino

Le posizioni politiche sull’ospedale di Cisternino

Tante le opinioni, le posizioni politiche e tanti gli articoli riguardanti l’Ospedale di Comunità e la Casa della Salute di Cisternino… Abbiamo pensato di fare un riassunto delle varie posizioni, per una lettura più agile.

A Cisternino, con la chiusura temporanea dell’Ospedale di Comunità e l’apertura della Casa della Salute, dedicata al post acuzie da Covid-19, si è scatenato il dibattito politico tra le varie forze politiche paesane.

Nonostante i medici di famiglia si siano più volte espressi e il coordinatore dott. Giovanni Canzio sia sempre tirato in ballo da tutte le parti, nonostante le rassicurazioni date dal sindaco Luca Convertini in primis e dagli amministratori di maggioranza poi, il timore di una chiusura definitiva e di restare senza un presidio sanitario a Cisternino hanno scatenato le proteste dei gruppi di opposizione e di alcuni aderenti alla maggioranza stessa.

posizioni politiche sull'ospedale di Cisternino
posizioni politiche sull'ospedale di Cisternino centro alzehimer
Le posizioni politiche sull’ospedale di Cisternino: Cisternino Insieme
Le posizioni politiche sull'ospedale di Cisternino

Il gruppo di minoranza Cisternino Insieme si è espresso più volte con comunicati e la convocazione del Consiglio comunale per giovedì 21 maggio, per discutere l’ordine del giorno con il quale si chiede alla Asl e alla Regione Puglia di riattivare la vecchia struttura di via Regina Margherita, cioè l’Ospedale di Comunità.

Nei comunicati stampa inoltrati, il gruppo di minoranza ha chiesto «a Regione Puglia e all’Asl BR di riattivare subito l’ospedale di comunità nella vecchia sede con il relativo personale, nelle more della fine della fase emergenziale.

Non possiamo permetterci un tale vuoto assistenziale per le varie cronicità, specie ora che anche l’assistenza a casa (A.D.I.) è nei fatti carente per varie ragioni».

Inoltre, sempre il gruppo Cisternino Insieme ha espresso le sue perplessità sull’apertura della Casa della Salute, e cioè sulle tempistiche «Però PECCATO che per 4 anni colpevolmente si è fatto poco o quasi nulla per rendere operativa la struttura; che per vedere un interessamento e l’apertura della struttura abbiamo dovuto attendere una pandemia» e che «abbiamo dovuto attendere oltre alla pandemia la “benevolenza” di un Consigliere regionale che, forse per “qualche voto in più”, ha trovato l’occasione di farsi selfie, foto, servizi televisivi, individuando un nuovo oggetto/giocattolo di propaganda, vista la momentanea chiusura del cantiere del nuovo ospedale di Monopoli».

Le posizioni politiche sull’ospedale di Cisternino: Italia Viva
Le posizioni politiche sull'ospedale di Cisternino

A questo hanno fatto eco i coordinatori provinciali di Italia Viva: «Auspichiamo che, così come previsto dalla Conferenza Stato-Regioni, la comunità cistranese si possa riappropriare in tempi brevi del proprio Ospedale di Comunità, il “ponte” necessario tra la cura domiciliare e il ricovero ospedaliero.

Cisternino ha bisogno di un Presidio Territoriale di Assistenza che lavori, come fatto in questi anni, a pieno regime, perché unico riferimento assistenziale per la comunità.

Purtroppo non ci si ammala solo di Coronavirus! La salute resta un bene ed un diritto da preservare sempre».

Le posizioni politiche sull’ospedale di Cisternino: Donato Tozzi
dott donato tozzi

Anche il dottor Donato Tozzi si è espresso sulla questione: «una cosa però dovrebbe essere chiara, e cioè che l’ingente impegno anche economico profuso nell’ultimo periodo non potrà essere fine a se stesso; sarebbe autolesionistico politicamente e socialmente fallimentare.

La conclusione dell’emergenza che ci auguriamo a breve sarà seguita immediatamente dalla riapertura della Casa della Salute e del PTA.

Non potrebbe essere diversamente per la semplice ragione che tutto ciò ci spetta e perché ciò che è stato realizzato oggi è un risultato che, al di là delle vicissitudini che ne hanno accompagnato la storia e degli attori che ne sono stati protagonisti, rappresenterà per Cisternino un modello di riferimento nel campo della organizzazione della futura medicina del territorio».

Alla fine del suo ragionamento, il dottor Tozzi invitava tutti alla moderazione: «Ci sarà tutto il tempo per le scaramucce politiche che non devono svilupparsi sulla salute della gente. Se la disputa politica accesa e aggressiva può aiutare a stare bene, scannatevi pure. Oggi no. Chi lo fa oggi si deve vergognare».

Le posizioni politiche sull’ospedale di Cisternino: Mario Saponaro

Il consigliere di maggioranza Mario Saponaro, dai suoi canali social, ha espresso anch’egli i suoi dubbi in merito alla questione: «il nostro paese ha bisogno della sua “Casa della Salute” completa ed efficiente, con il Presidio Territoriale di Assistenza al completo: l’Ospedale di Comunità, gli ambulatori, gli altri uffici e servizi del Distretto, nonché il Posto di Primo Intervento (PPIT) che rischiamo di perdere.

Cisternino sta recuperando un ritardo di anni, quindi non ci è stato fatto nessun regalo e non dovremmo ringraziare nessuno, se non purtroppo una pandemia.

Noi vogliamo i servizi al completo a Cisternino, e non vogliamo rischiare che ci venga tolto qualcosa. Quindi, cari esponenti regionali e cara ASL, dimostrate che siete interessati a tutelare la comunità di Cisternino con i fatti, così come avete trovato 300mila euro per completare la struttura».

Le posizioni politiche sull’ospedale di Cisternino: Opportunità Civica

Anche il gruppo politico Opportunità Civica si è espresso in questi termini: «Riteniamo che l’Ospedale di Comunità-PTA possa essere celermente riattivato e posto nuovamente nelle sue irrinunciabili funzioni e nella sua sede originaria. Se non per ragioni meramente economiche, non si comprende per quali motivazioni esso non possa convivere con il centro Covid».

Le posizioni politiche sull’ospedale di Cisternino: Giampiero Bennardi
giampiero bennardi

 A tutto ciò ha provato a rispondere il consigliere di maggioranza Giampiero Bennardi, che in una intervista concessami si è pronunciato così: «Innanzitutto, sgombriamo il campo dagli equivoci, creati ad arte, sulla chiusura temporanea dell’Ospedale di Comunità e delle prestazioni specialistiche ambulatoriali presso il nostro Presidio sanitario. Queste chiusure temporanee (ci tengo a sottolineare temporanee) sono avvenute su tutto il territorio nazionale e non solo a Cisternino, come da disposizioni emanate con i vari Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri».

Poi sullo spostamento dell’Ospedale presso la casa della salute, è stato molto chiaro, sgombrando la strada da dubbi e incertezze: «Io ritengo che la scelta operata sia stata lungimirante: ora finalmente abbiamo una struttura [Casa della Salute] che con pochi altri interventi, tra l’altro alcuni già progettati e finanziati, risponde ai parametri di legge e che in futuro nessuno potrà mettere in discussione. Non si può pensare di andare avanti sempre con deroghe borderline, accettando il rischio concreto che in ogni istante può esserci qualcuno che mette in discussione questo servizio [attuale Ospedale di via Cappuccini].

Di contro, vorrei vedere chi potrebbe mai avere il coraggio di chiudere una struttura, adeguata a tutti i parametri di legge, che ha richiesto ingenti finanziamenti pubblici per essere attivata! Non capisco l’ostinazione di qualcuno nel voler tornare indietro: nel campo della salute non si possono fare ragionamenti sentimentalistici, è necessario migliorarsi sempre e soprattutto, per quanto riguarda la parte politica di cui io in questo momento sono un rappresentante, bisogna fare di tutto per mettere a disposizione dei nostri eccellenti operatori sanitari e dei nostri cittadini strutture idonee e al passo con i tempi».

Poi ha concluso: «Nessuno mai si è sognato di barattare i servizi sanitari di Cisternino con un qualcosa di indefinito, così come qualche controparte politica e qualche medico ha continuato a dire in questi mesi. Piuttosto abbiamo cercato, e siamo ancora impegnati in questo, di ottenere il massimo possibile dopo lunghi anni in cui, in campo sanitario, siamo stati depredati di tutto. Non consentiremo a nessuno di fermarci in questo nostro piano di rilancio della sanità sul territorio cistranese.

Mi rendo conto che l’impegno è importante: se questo vogliamo farlo insieme, facendo comunità, senza calcoli politici, ne saremo felici, ma sia chiaro che siamo pronti anche a farlo da soli, non esitando a utilizzare, come abbiamo fatto fino a oggi, tutte le risorse necessarie che potranno aiutarci a raggiungere nel più breve tempo possibile questo importante obiettivo».

Le posizioni politiche sull’ospedale di Cisternino: il sindaco Luca Convertini
luca convertini

Il sindaco Luca Convertini, con un post pubblicato pochi giorni fa, si chiede come mai «oggi alcuni “antichi” personaggi politici locali si prendano tanto a cuore la struttura che per tanti anni è stata utile per la comunità, ma che hanno fatto deperire e che oggi ha tutti i segni del tempo trascorso. Vogliamo solo augurarci che dietro questa ossessiva richiesta di riapertura non ci siano motivazioni che nulla hanno a che fare con la salute della gente, ma che invece rispondono a interessi di altra natura.

È infine molto triste dover constatare che gli sforzi maggiori di alcuni rappresentanti politici, non sono finalizzati a un tentativo di reale collaborazione da parte delle varie forze politiche e sanitarie (promosso demagogicamente solo a parole), ma rivelino quasi una satanica speranza di poter godere esclusivamente per gli insuccessi di una controparte».

Il sindaco ha ribadito come la chiusura sia temporanea e non definitiva, e ha promesso: «Io con i mie concittadini faccio un patto e chiedo di avere ancora una volta fiducia. Vi aggiornerò costantemente sull’argomento e porterò avanti questa battaglia», e poi: «Ovviamente avrò bisogno ancora di altro tempo, di collaborazione e soprattutto di fiducia». Quindi il sindaco, in primis, ci ha messo la faccia, garantendo sul futuro sanitario/ospedaliero di Cisternino.

prof sante ostuni

Infine, permettetemi una previsione, che poi è una speranza, prendendo spunto da un commento del prof. Sante Ostuni: cioè che stiamo rivivendo la stessa situazione, nelle dovute proporzioni, che si venne a creare quando l’attuale amministrazione decise per la raccolta dei rifiuti “porta a porta”: tutti paventavano scenari apocalittici di abbandono selvaggio di rifiuti per le strade.

Niente di tutto questo è successo. Oggi con orgoglio possiamo dire di essere ai primi posti per la raccolta differenziata a livello regionale. Lo stesso clima si sta riproponendo oggi per la Casa della Salute di via Magellano. Alla fine di questa emergenza epidemiologica avremo una struttura nuova, funzionante e funzionale, che sarà un vanto per il nostro paese. Questo però, lo scopriremo alla fine della pandemia.

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