Fake News sulle Rinnovabili al Centro del Dibattito
Il Festival Penne Libere del 2024, organizzato dall’associazione Pro Cisternino nel Comune di Cisternino, ha dedicato ampio spazio al tema delle fonti rinnovabili, delle comunità e del risparmio energetico. Uno dei momenti più significativi si è svolto durante il secondo panel tenutosi nei pressi di Porta Piccola, delle ore 20:00, intitolato “Fake news sulle rinnovabili”. La discussione, moderata dal giornalista Mario Saponaro, direttore della testata locale Porta Grande, ha visto la partecipazione di esperti del settore, come Monica Tommasi, Daniela Salzedo e Savio Rociola, che hanno analizzato l’impatto delle informazioni false e fuorvianti in ambito energetico.
Monica Tommasi: “Le rinnovabili non sono gratuite”
Monica Tommasi, ingegnere e presidente dell’associazione ambientalista Amici della Terra Italia, ha esordito smontando una delle fake news più diffuse riguardanti le energie rinnovabili: l’idea che produrre energia con fonti rinnovabili sia a costo zero. “Non è vero che le rinnovabili sono gratis”, ha affermato, spiegando come anche queste tecnologie comportino costi e che l’Europa, nonostante gli sforzi, stia percorrendo una strada che non necessariamente riduce le emissioni. Secondo Tommasi, l’Unione Europea ha scelto soluzioni come pannelli solari e pale eoliche, spesso importati da paesi come la Cina, che è responsabile del 30% delle emissioni mondiali.
Tommasi ha anche evidenziato l’esistenza di una lobby a favore delle energie rinnovabili, che ha contribuito a far partire un’ondata di incentivi economici a partire dal 2006. Tuttavia, ha messo in guardia contro l’idea che l’installazione di pannelli solari sulle abitazioni private possa risolvere i problemi energetici dell’Italia, poiché il vero problema, ha spiegato, è legato al consumo di calore e trasporti, settori ancora molto dipendenti dalle fonti fossili. “Ci siamo focalizzati solo sull’energia elettrica, che rappresenta appena il 20% dei consumi. Il calore è il vero problema”, ha concluso.
Daniela Salzedo: “Cittadinanza attiva contro l’inquinamento”
Daniela Salzedo, presidente di Legambiente Puglia, ha continuato il dibattito mettendo in luce la complessità di combattere le fake news in un contesto in cui le informazioni si diffondono velocemente e spesso in modo distorto. Salzedo ha sottolineato come il cambiamento climatico stia avendo un impatto sempre più tangibile. Nel 2023 sono stati registrati 53 eventi climatici estremi. “Non si tratta di semplici piogge, ma di tempeste, eventi estremi causati dall’aumento di CO2 nell’atmosfera”, ha spiegato, insistendo sulla necessità di cambiare radicalmente la programmazione industriale.
Salzedo ha ribadito il ruolo fondamentale che Legambiente svolge nella promozione della cittadinanza attiva, creando consapevolezza sui costi nascosti dell’inquinamento. “Non passare alle energie rinnovabili significa pagare costi occulti nel lungo periodo, come è successo con l’Ilva di Taranto”, ha avvertito, sottolineando l’enorme costo per la salute pubblica causato dall’inquinamento da fonti fossili. Nel 2022, ha aggiunto, sono stati erogati contributi per circa 7.000 miliardi di dollari alle fonti fossili, una cifra che dimostra come sia necessario un cambiamento radicale nella gestione delle risorse energetiche.
Savio Rociola: “La difficoltà di riconoscere le fake news nel mondo digitale”
Savio Rociola, esperto di cybersecurity, ha spostato l’attenzione sulla difficoltà crescente di distinguere le notizie vere da quelle false nell’era digitale. Con l’avvento dei social network e la mole di informazioni a cui siamo esposti quotidianamente, diventa sempre più complesso capire cosa sia corretto e cosa no, soprattutto per le persone meno esperte o anziane. “Siamo bombardati da così tante notizie che diventa difficile discernere la verità”, ha detto Rociola.
Il problema, ha spiegato, non si limita alle fake news: vi è anche un’enorme questione legata alla sicurezza dei dati personali. “Ogni volta che ci colleghiamo a una rete Wi-Fi pubblica o navighiamo sui social, i nostri dati possono essere raccolti e venduti a terzi. I dati sono la nuova fonte di ricchezza”, ha avvertito, ricordando al pubblico di prestare attenzione alle fonti di informazione e alle misure di sicurezza online.
Il panel sulle fake news riguardanti le energie rinnovabili ha offerto uno spaccato illuminante su come la disinformazione possa ostacolare il progresso verso un futuro più sostenibile. Gli interventi di Monica Tommasi, Daniela Salzedo e Savio Rociola hanno dimostrato che le energie rinnovabili non sono esenti da sfide e che la transizione energetica richiede uno sforzo collettivo. Tuttavia, la vera sfida è anche culturale: combattere la disinformazione e promuovere una cittadinanza attiva e consapevole sono passi fondamentali per costruire un futuro sostenibile.